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Il comune di Levice ha origini molto antiche: era noto ai romani con il nome di Livicium o Levicium e in alcune carte del 991 lo ritroviamo con Levix o Levesj.

Era un antico feudo che nel XII secolo era possesso dei Marchesi di Cortemilia e che nel 1197 passò ai marchesi di Savona. Questi lo cedettero ai Del Carretto di Spigno che successivamente lo destinarono ad un'altra branca della propria famiglia, i Marchesi di Prunetto. Nel 1522 Raffaele, primogenito di Ludovico, ricevette l'investitura del territorio di Levice dal duca Francesco II Sforza ai cui discenti i Del Carretto mantennero subordinata la propria Signoria (fino al XVII secolo).In seguito il feudo di Levice passò nelle mani di Galeazzo Scarampi che lo tenne sino all'annessione al Regno di Sardegna del 1736. Alcune testimonianze storiche vanno ricercate nelle rovine di una vecchia torre, situate nel punto strategicamente più alto del paese, punto in cui si poteva controllare l'intera vallata della Bormida, a partire da Cortemilia fino a Monesiglio, con una buona vista sul castello di Prunetto. Nel 1796, con l'inizio della campagna di Napoleone in Italia, l'esercito francese, alla volta dell'alessandrino, giunse anche a Levice arrivando da Prunetto. Marciando poi verso Cortemilia ci fu un successivo scontro con gli austriaci nel luogo ancora oggi detto "Campo della Battaglia".

Riflesso di montagna
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